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martedì 28 maggio 2013

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Era questo il titolo della terza serata del percorso proposto da Vivere Rescaldina che è andata in scena lo scorso giovedì.
La serata aveva un programma impegnativo: servizi alla persona, sanità e famiglia.
Relatori della serata: dott. Gasparri Massimo (dirigente nell’azienda ospedaliera di Legnano); dott. Casati Maurizio (medicina generale nel comune di Rescaldina); Fedeli Alberto (presidente dell’associazione “Una casa per Pollicino” di S. Vittore Olona); Colombo Gian Piero (assessore ai servizi sociali di Legnano).
I due medici, in base alle proprie esperienze di lavoro, ci hanno descritto pregi e difetti degli ambienti nei quali operano da molto tempo, ossia: l’ospedale e il centro medico di Via Tintoretto. A fronte di un’assistenza sanitaria ai massimi livelli, garantita a chiunque ne abbia bisogno, abbiamo appurato che esistono ostacoli burocratici non indifferenti per chi, non autosufficiente, quando è dimesso dall’azienda ospedaliera, necessita di assistenza e attrezzature presso il proprio domicilio. Qualcuno tra i presenti ha pure raccontato le difficoltà, incontrate personalmente, quando si è rivolto all’assistenza sociale del Comune, per avere informazioni a riguardo di specifiche necessità.
Abbiamo scoperto che non tutto funziona come dovrebbe.
Un altro problema, e questo non è un mistero, è la mancanza di risorse pubbliche per continuare ad assistere nel migliore dei modi una comunità sempre più vecchia e, quindi, sempre più disagiata.
I pazienti, è naturale, auspicano che eliminando gli scandali e le tangenti di cui tanto si parla, e migliorando un’organizzazione talvolta carente, si riesca a contenere le spese di gestione dell’assistenza sanitaria senza incrementare i ticket a loro carico.
L’argomento del terzo relatore, Alberto Fedeli, ha lasciato perplessi, tutti i presenti. Ha descritto una comunità di famiglie che credevamo scomparsa: quella dei vecchi cortili in cui siamo cresciuti.
Una comunità nella quale si collabora nella cura dei figli e degli anziani; nell’effettuare acquisti di grosse quantità di cibo, consultare artigiani e professionisti, usare mezzi di trasporto, e tante cose ancora che consentono di economizzare e intervenire a favore di chi ha più bisogno.
“La famiglia è una risorsa” è lo slogan dell’avvocato Fedeli.
Quello da lui descritto, sembra un mondo irreale; molto lontano dalla realtà attuale. Sappiamo però che le necessità rendono virtuosi e che non bisogna mettere limiti al buon senso e all’umana generosità.
Nell’ultimo intervento, l’assessore ai servizi sociali di Legnano, Gian Piero Colombo, ha ricordato all’uditorio quanto sia utile e importante la collaborazione tra varie associazioni, e l’amministrazione comunale al fine di raggiungere gli obiettivi programmati. Ai comuni, come ad ogni altra struttura pubblica, mancano risorse e l’apporto dei volontari, a questo punto, è determinante.
Il loro apporto deve essere, però, organizzato razionalmente dal Comune per essere più efficace e per non sovrapporsi all’intervento di altri.
In conclusione, anche questa serata, come le precedenti, si è rivelata utile e partecipata a dimostrazione che l’impegno e la generosità dei giovani del centrosinistra di Rescaldina, non sono stati per niente scalfiti dalle vicissitudini e dalle delusioni sofferte a livello nazionale.

Gastone Campanati

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