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mercoledì 16 gennaio 2013

Novità sul Re Nove il locale confiscato alla mafia

Come tutti sanno il ristorante pizzeria Re Nove, più di un anno chiuso e confiscato perché proprietà di una famiglia mafiosa, è stato ceduto nel dicembre 2011 al Comune di Rescaldina. Un bene importante destinato all'inizio a diventare un ostello per ospitare i parenti dei bambini lungodegenti all'ospedale Buzzi di Milano.
Di questi giorni è invece la notizia che il Re Nove diventerà la nuova sede della Pro-Loco di Rescaldina e una casa delle associazioni secondo quanto afferma il Sindaco su FB e in una intervista a Legnanonews .
Un'ottima notizia, la proloco è una delle associazioni più attive sul territorio rescaldinese, una realtà sempre attenta al mondo dell'associazionismo, soprattutto quello sociale.
Lascia però un po' interdetti il metodo seguito dalla amministrazione del sindaco Magistrali. Come al solito le decisioni maturano e vengono prese nel chiuso del palazzo comunale senza nessun coinvolgimento di chi potrebbe esserne protagonista. Perché nel progetto non sono state fin da subito coinvolte le altre associazioni? Che ruolo avranno?
il fatto che sia coinvolta la ProLoco è una garanzia ma ancora una volta abbiamo avuto l'esempio di cosa intende il sindaco per "politica della partecipazione", ancora una volta i cittadini hanno avuto il sentore di discussioni e decisioni nascoste che possono celare piccoli interessi e piccoli favori soprattutto adesso che, avvicinandosi le elezioni, la poltrona di Magistrali traballa davvero.

1 commento:

  1. La vicenda a mio avviso merita anche un'altra chiave di lettura.

    Il 2 gennaio 2013 Legnanonews pubblica un articolo (ma più probabilmente un comunicato stampa) nel quale l'associazione Ammazzateci Tutti cita ancora il Re IX confiscato come destinato a casa ospitalità legata all'ospedale pediatrico Buzzi.

    Circa una settimana dopo, sempre sullo stesso portale di informazione, compare l'intervista di Magistrali, che è stato chiamato a chiarire dopo che un rescaldinese ha scritto una lettera evidenziando lo stato di abbandono della struttura.

    Credo che una amministrazione "normale" avrebbe utilizzato questo bellissimo progetto come cassa di risonanza verso l'esterno anche, ma non solo, per ragioni di immagine.

    E invece silenzio, seguito da dichiarazioni estratte dalla bocca del Sindaco quasi con le tenaglie.

    La domanda quindi è: perchè tanto imbarazzo da parte dell'amministrazione nel parlare di criminalità organizzata? Perchè tanta ostilità (vedi la vicenda "carta di Pisa") contro strumenti che facilitano la trasparenza?

    A proposito...ora dovranno essere appaltati i lavori per la ristrutturazione dell'ex Re IX...

    Emanuele Domingo

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