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sabato 6 aprile 2013

Prima commissione in diretta streaming...

Sembrava che "streaming" fosse una parola proibita a Rescaldina e invece domani, avremo una commissione consiliare trasmessa proprio in diretta su youtube. La notizia è apparsa sul sito del comune proprio alla viglia della commissione che per la prima volta affronterà in modo organico il tema Ikea.
Salutiamo questa novità come un grande passo avanti verso la trasparenza che da sempre chiediamo.
La decisione stessa però solleva alcuni dubbi: la maggioranza che oggi vuole trasmettere la seduta della commissione è la stessa che poco tempo fa aveva votato contro le dirette del Consiglio Comunale?
Si vede un po' di confusione, ed un chiaro intento propagandistico, nelle ultime decisioni di chi decide e governa la trasparenza ed il rapporto con i cittadini: prima si annuncia la pubblicazione dei verbali dei Consigli Comunali (fermi al Consiglio di febbraio), poi la presidente Franchi chiede maggiore partecipazione alla commissioni mai pubblicizzate se non nell'albo-on line, poi ancora una (una!) commissione viene pubblicizzata tra le news del sito del comune mentre non ne vengono pubblicizzate altre tra cui quella che andrà in scena proprio domani. Insomma, si vogliono la trasparenza e la partecipazione o si tenta solo di inseguire (in modo disordinato e poco convinto) una corrente che rischia di travolgere il sindaco e tutta la sua maggioranza?

1 commento:

  1. Dalla diretta streaming della riunione di commissione urbanistica odierna su insediamento IKEA di seguito gli appunti ed alcune personali considerazioni.
    A livello politico: PdL (maggioranza) favorevole; Lega (maggioranza) contraria; Rescaldina Insieme (opposizione) contraria; Vivere Rescaldina (opposizione) contraria; Italia dei Valori (opposizione) ci deve pensare.
    Il sindaco, inizia subito con una bugia: “ vi illustrerò le motivazioni che ci hanno portato ad aderire all’accordo di programma”. L’accordo di programma è stato invece richiesto nel 2010 dalle due amministrazioni e Regione Lombardia vi ha aderito nell’ottobre 2012. La differenza non è da poco.
    Lo stesso sindaco chiude la mattinata con una dichiarazione assai preoccupante: “ fosse stato per me avrei aspettato ancora a coinvolgere il pubblico”.
    Un po’ di numeri dagli interventi dei professionisti incaricati dalla società immobiliare che agisce per conto IKEA: superficie interessata globalmente dagli interventi 315.000 metri quadri. Un terzo destinato ad aree verdi, il rimanente a parcheggi, infrastrutture ed insediamento commerciale. Quest’ultimo avrà una superficie lorda di pavimento (s.l.p.) pari a 130.000 metri quadri dei quali 74.000 destinati a superficie di vendita.
    Sulla questione del traffico indotto e delle infrastrutture viabilistiche previste siamo ad un grado di determinatezza piuttosto basso: i tecnici stanno lavorando per scenari, sia a livello di soluzioni dello svincolo autostradale di Legnano/Rescaldina, sia relativamente allo stato di fatto ove il progetto in argomento si andrà ad inserire: una serie di infrastrutture viabilistiche (Pedemontana, variante alla Varesina, tangenziale di Cerro, variante di Arese-Lainate, tangenzialina di Rescaldina) la cui esecuzione è e rimane nel vago (a parte Pedemontana). Sarà interessante vedere e capire a quale scenario viabilistico si rifarà il rapporto ambientale della VAS. Ad oggi si è capito che quelle che alcuni chiamano opere di compensazione avranno di per sé un impatto paesaggistico elevatissimo.
    Perché la scelta di IKEA proprio a Rescaldina? L’aumento dell’offerta riduce i chilometri percorsi dall’utente.
    La localizzazione prevista dovrebbe intercettare un bacino territoriale di NW, che attualmente gravita sui negozi IKEA del circondario di Milano.
    Sulla questione occupazionale siamo ancora peggio della incertezza viabilistica. I sostenitori dell’iniziativa sparano senza pudore numeri al momento non sorretti da serie giustificazioni.
    I tecnici, spronati da un ottimo ed incalzante intervento del consigliere Angelo Mocchetti, hanno dovuto ammettere che solo ulteriori approfondimenti consentiranno di definire il bilancio tra nuovi posti di lavoro riconducibili al nuovo insediamento e posti di lavoro persi proprio per la stessa causa. Sulla questione che in proporzione i posti di lavoro dovrebbero essere 80% riconducibili a Cerro e 20% a Rescaldina: silenzio assoluto.
    Per ultimo, ma assai importante, è il fatto che l’attuale procedura di V.A.S (svolta a livello programmatorio e pianificatorio) sarà presto affiancata dalla più precisa e dettagliata procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.). Quest’ultima dovrà avere ad oggetto (obbligatoriamente ai sensi della normativa vigente) il progetto definitivo del nuovo insediamento commerciale e delle infrastrutture correlate.

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