Benvenuto! Ascolta con noi Rescaldina

Un Blog per discutere di Rescaldina, dei fatti, dei progetti e...
...di come ci piacerebbe fosse il nostro paese.

sabato 22 marzo 2014

L'urgenza della legalità


I recenti arresti, che hanno coinvolto anche cittadini rescaldinesi, ci ricordano, semmai ce ne fosse bisogno, che il pericolo di infiltrazioni mafiose nel nostro tessuto sociale ed economico è sempre presente.

I temi della legalità, della trasparenza e della lotta alla corruzione devono essere in cima all'agenda politica di chi si prepara ad amministrare un paese come Rescaldina.

Riteniamo grave avere perso l'occasione di coinvolgere cittadini ed associazioni nel costruire il progetto per la ristrutturazione del Re IX, il locale confiscato alla mafia ormai cinque anni fa e di cui ancora oggi non sappiamo bene cosa ne sarà. La lotta alla criminalità deve essere svolta partendo dal costruire una coscienza comune, allargando il tema anche alle scuole, agli oratori, a tutte le agenzie educative.

Non basta “non essere mafiosi”, i tempi esigono che gli amministratori siano in prima fila nella lotta attiva e fattiva alle mafie. Occorre che Sindaco e amministratori siano attenti nel cogliere i segnali del territorio e che lo facciano nella piena collaborazione di tutti i cittadini che vedano assicurato il diritto alla protezione e che siano sicuri che il primo cittadino e gli amministratori sono al loro fianco nella lotta alla criminalità. Massima deve essere la collaborazione con le forze dell'ordine non solo nel denunciare ma anche nel riportare e nel vagliare con estrema accuratezza tutti i segnali e tutti i campanelli d'allarme che il territorio può dare.

Un Sindaco non può tacere di fronte a queste situazioni, un Sindaco non può non cercare tutti i modi per coinvolgere la società civile nelle buona pratiche che, nei fatti, contrastano la corruzione e il pericolo di infiltrazioni anche nelle istituzioni.

Tutti i candidati nella lista che sosterrà Michele cattaneo alle prossime elezioni sottoscriveranno la carta di Pisa, il codice etico destinato agli enti e agli amministratori locali per rafforzare la trasparenza e la legalità nella pubblica amministrazione, in particolare contro la corruzione e l’infiltrazione mafiosa; quella stessa carta di Pisa che la maggioranza uscente si era rifiutata di sottoscrivere nell'ottobre 2012.

Un gesto forte, perché pensiamo che l'esempio debba partire da chi amministra. Un gesto forte perché pensiamo che il Comune debba diventare davvero una casa di vetro sottoposta ogni giorno al giudizio dei cittadini che hanno tutto il diritto di poter controllare l'operato e l'onestà di chi è chiamato a gestire la cosa pubblica.

Nessun commento:

Posta un commento

Inserisci qui il tuo commento all'articolo.
Ricorda: solo commenti costruttivi, niente insulti!!! Su questo Blog vogliamo costruire una "Rescaldina diversa" non vogliamo fare polemiche inutili.
I commenti vengono "moderati" proprio per prevenire quanto sopra e per prevenire lo spam. Nessun commento viene modificato dagli autori del Blog, al limite, non viene pubblicato...