Benvenuto! Ascolta con noi Rescaldina

Un Blog per discutere di Rescaldina, dei fatti, dei progetti e...
...di come ci piacerebbe fosse il nostro paese.

lunedì 30 settembre 2013

L'intervento del sindaco suscita solo perplessità

La lettura di quanto dichiarato dal sindaco e delle dichiarazioni della maggioranza in consiglio comunale lasciano perplessi per diversi motivi:
Il "complotto": quanto detto dal sindaco (la sorpresa di trovarsi i giornalisti, una semplice chiacchierata che diventa un evento mediatico) pare smentito dai fatti. Già il 3 settembre la Prealpina annunciava quanto sarebbe successo il giorno successivo. Già a quel punto il sindaco avrebbe potuto alzare il telefono e annullare l'incontro che già si era trasformato, secondo le sue dichiarazioni, in una cosa diversa da quella voluta. Perché poi il sindaco non ha chiesto ai giornali una rettifica? Alla domanda se ci fosse stata una denuncia nei confronti dei giornalisti, il sindaco si è rifiutato di rispondere, evitando così che le sue affermazioni fossero verbalizzate. Perché poi il sindaco dice di avere convocato i giornalisti per una chiacchierata su un fatto di cronaca avvisando prima il sig. Mirko Rosa (ed il suo avvocato, da sempre strenuo difensore del sindaco su Facebook) dell'incontro?
La gestione del sindaco: se anche considerassimo reale la tesi del complotto, ha ragione Mocchetti quando si chiede come avrebbe gestito il primo cittadino una situazione più complicata, visto che, da quanto riportato dallo stesso sindaco, non è riuscito a gestire una situazione che sembrava tutto sommato semplice.
Le reazioni: il silenzio dei consiglieri comunali del PdL, e degli assessori Carlo Colombo e De Servi, seguito poi dall'astensione nella votazione, indica a nostro parere un dissenso imbarazzato. Dissenso più esplicito invece nelle parole e nel comportamento di Longo, che prima ricorda al sindaco che lo stesso rappresenta sempre i cittadini (e a maggior ragione nella sala del Consiglio Comunale) e poi non partecipa al voto, lasciando l'aula. Il consigliere Casati prima su Facebook "condanna" il sindaco, poi in consiglio si astiene dicendo “Non ero presente, non posso dare un giudizio”.
La Lega: anche questa volta rinuncia ad esprime un parere chiaro su quanto successo. Si trincera dietro al concetto “la mozione è un fatto politico”. Ma da quando qualsiasi cosa detta in Consiglio Comunale non è un atto politico?

Una condanna nei fatti: una censura che anche nelle parole del sindaco è parsa come una auto-censura: un'astensione collettiva della maggioranza che equivale ad un silenzio imbarazzato e ad un dissenso de-factu. La discussione andata in scena l'altro giorno ha mostrato un sindaco debole, tollerato e neanche difeso dai suoi consiglieri, che nel frattempo guardano alla nuova corsa elettorale che rischiano di affrontare con un candidato dell'ultimo minuto, pescato per sostituire chi si è reso, con i fatti e con le parole, ormai impresentabile.

4 commenti:

  1. carissimi, è vero non ero presente e non so come sono andati i fatti, su facebook ho sempre detto mi asterrò... è un reato astenersi perchè non si ha ben in luce una situazione? non penso, con tanti problemni che ci sono a Rescaldina che insieme si potrebbero sviscerare e risolvere, per una conferenza stampa si scatena il putiferio, non voglio e non devo difendere nessuno (p.s. vedete i miei post sulla pagina ufficiale del Sindaco) ma non accetto che si strumentalizzino le mie parole senza chiedermi perchè mi sono espresso così; mi sembra di essere a differenza di altri sempre attento al dialogo, sono stato il primo a dire mi astengo... a ora vengo denigrato... non mi interessa tanto io non ci sarò in nessuna lista delle prossime elezioni ma trarrò le opportune conclusione. Grazie e scusate il tedio. Alessio .

    RispondiElimina
  2. Il consigliere Alessio Casati ha sicuramente ragione quando afferma che "non è reato" astenersi.

    Ci mancherebbe.

    E' però l'ennesima prova dell'ignavia (intesa come mancanza di volontà e di forza morale) di un gruppo di rappresentanti eletti che non traduce mai in atti concreti (come un voto contrario, o le dimissioni) i dissensi da certe politiche.

    Questo è, a mio parere, la causa alla radice dei "tanti problemi" di Rescaldina, irrisolti e anche aggravati in questi ultimi anni.

    Certo una conferenza stampa di per sè non rappresenta un problema: il punto, se fosse sfuggito, sono i contenuti e il metodo.

    E ricordiamo, perché se ne è parlato troppo poco, dell'insulto dell'"illustre ospite" al Sindaco di Saronno, proprio nella sala consiliare.

    Se nessuno ha avuto la forza di smentire i quotidiani, significa che ciò che è stato scritto è accaduto.

    « È la stampa, bellezza! La stampa! E tu non ci puoi far niente! Niente! »

    Emanuele Domingo

    RispondiElimina
  3. Non so cosa farci. Quando apprendo certe cose mi torna sempre in mente il romanzo di L. Sciascia (Il giorno della civetta) dove si legge:
    « Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, ché mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre… Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo… »
    (don Mariano Arena al capitano Bellodi)
    Maurizio Turconi

    RispondiElimina
  4. Sandro Pertini disse:
    "Da noi deve partire l'esempio di attaccamento agli istituti democratici e soprattutto l'esempio di onestà e di rettitudine. Perché il popolo italiano ha sete di onestà. Su questo punto dobbiamo essere intransigenti prima verso noi stessi, se vogliamo poi esserlo verso gli altri. ........."
    Assistendo via web alla discussione sulla mozione ho assistito ad una sconfessione totale, tra dichiarazione e voti, di queste parole specie da chi tempo addietro militava nel partito di Sandro Pertini. Voltagabbana
    Paolo Magistrali ha "onestamente" ammesso di aver sottovalutato la situazione scaricando a terzi la responsabilità, un vero pavido.
    Casati Ambrogio non vuole entrare nel merito della vicenda perché? Cosa significa: "non accettiamo un attacco politico"? Ecco un secondo pavido.
    Altri zitti ed allineati con il primo pavido.
    Poi Paolo Longo ......... la quaglia ha iniziato la personale campagna elettorale: l'unico della maggioranza sempre coerente.
    Forse era meglio alla fine ritirare la mozione di censura per evitare l'ennesima figuraccia alla maggioranza che governa Rescaldina.

    Beppe Lana

    RispondiElimina

Inserisci qui il tuo commento all'articolo.
Ricorda: solo commenti costruttivi, niente insulti!!! Su questo Blog vogliamo costruire una "Rescaldina diversa" non vogliamo fare polemiche inutili.
I commenti vengono "moderati" proprio per prevenire quanto sopra e per prevenire lo spam. Nessun commento viene modificato dagli autori del Blog, al limite, non viene pubblicato...