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sabato 2 agosto 2014

Rescaldina passa all'open-source


È già in atto negli uffici comunali il passaggio da Microsoft Office a sistemi operativi open source, sicuri, versatili, aggiornati e soprattutto gratuiti




Rescaldina, 28 luglio 2014 - A soli due mesi dall'insediamento della nuova amministrazione di centrosinistra, è già in atto negli uffici comunali di Rescaldina una piccola rivoluzione: la sostituzione dei sistemi operativi Windows con piattaforme open source. Un intervento previsto dal programma elettorale di Vivere Rescaldina che permetterà al Comune di risparmiare, garantendo al contempo maggiore sicurezza e versatilità nella gestione dei dati informatici.
Su tutti i computer degli uffici si stanno già installando i programmi della suite LibreOffice in sostituzione del pacchetto Office di Microsoft, il software più utilizzato dai dipendenti comunali. LibreOffice è gratuito ed è sviluppato da una équipe di migliaia di esperti sparsi in tutto il mondo e connessi attraverso la rete. Il frutto del loro lavoro è un prodotto di grande stabilità, affidabile e sicuro. Quando gli uffici avranno preso confidenza con il nuovo software, si provvederà al passaggio graduale dal sistema operativo Windows a un sistema Linux studiato ad hoc per le esigenze comunali.
Per la pubblica amministrazione, i vantaggi nell'adottare software open source sono numerosi: la qualità del software, la gratuità, l'invulnerabilità ai virus, la versatilità e la continua disponibilità di aggiornamenti che tengono il sistema operativo al passo con i tempi. Non ultimo, il vantaggio di avere sistemi operativi più leggeri che, richiedendo al computer l'utilizzo di minori risorse, permetteranno di continuare a usare PC che non reggerebbero il passaggio ormai inevitabile a Seven o Windos 8 e dovrebbero essere sostituiti.
Il sindaco Michele Cattaneo, che sta gestendo il passaggio ai nuovi sistemi in collaborazione con l'area informatica del Comune, sottolinea che "Rescaldina, con questa scelta, si pone all'avanguardia accanto a città come Udine e a numerosi altri enti e istituzioni che hanno già fatto del software libero una realtà concreta".

8 commenti:

  1. Vai Michele svecchia anche in questo campo, se poi le motivazioni sono anche sicurezza informatica e risparmio, condivido pienamente.
    Nicoletta Casero

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  2. Premesso che tendenzialmente approvo la scelta fatta dall'amministrazione comunale, mi preme comunque sottolineare alcune "imprecisioni" (per la verità piuttosto faziose) in merito ai "vantaggi nell'adottare software open source":

    - la qualità del software: questo assunto è tutto da dimostrare; anzi: tendenzialmente è più vero il contrario;

    - la gratuità: quando si parla di "open source" è un errore piuttosto comune confonderlo con "free"; nulla di più falso o sbagliato. La disponibilità dei sorgenti e i termini di licenza sono due cose ben distinte; ovvero: esiste software con sorgenti aperti ma a pagamento come, al contrario, esiste software con sorgenti chiusi ma distribuito gratuitamente;

    - l'invulnerabilità ai virus: altro falso mito. Nessun software è invulnerabile ai virus; semplicemente, data la scarsa diffusione di questi prodotti rispetto a Windows/Office, semplicemente risultano meno appetibili per chi esegue attacchi informatici su larga scala (il che non vuol assolutamente dire che siano più sicuri! Lo dimostrano le distro server, dove Linux ha quote di mercato molto elevate);

    - continua disponibilità di aggiornamenti: falso; Microsoft assicura contrattualmente il supporto e l'aggiornamento dei suoi sistemi operativi per anni (è recentemente scaduto quello per Windows XP, anno di lancio: 2001); nel mondo open source la situazione è molto più fumosa e varia.

    Un'ultima piccola considerazione: valutare il costo di una piattaforma ESCLUSIVAMENTE basandosi sui costi di licenza è un errore madornale: formazione del personale, assistenza, contratti di manutenzione, ecc. sono altri aspetti che devono necessariamente essere presi in considerazione (e che mi auguro siano stati ben analizzati prima di intraprendere questa strada, così come anche parametri come interoperabilità, compatibilità, ecc.)

    My two cents.

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  3. Un'ultima piccola considerazione: valutare il costo di una piattaforma ESCLUSIVAMENTE basandosi sui costi di licenza è un errore madornale: formazione del personale, assistenza, contratti di manutenzione, ecc. sono altri aspetti che devono necessariamente essere presi in considerazione (e che mi auguro siano stati ben analizzati prima di intraprendere questa strada, così come anche parametri come interoperabilità, compatibilità, ecc.)

    Giusto!

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  4. Ho scritto solo "Giusto!" ma aggiungo il mio commento. Personalmente penso che l'OpenSource (rimanendo negli uffici tecnici) è una scelta alternativa, ma non per il costo, ma per le oppurtunità. Per fare un esempio sulla gestione dei dati: all'inizio usavo Excel per gestire le tabelle, poi ho imparato Access e come passaggio finale, ho iniziato a svilppare interfacce con VBA: troppi limiti, anche per una scarsa formazione di base; successivamente ho iniziato ad importare le mie tabelle in MySql, con una fluidità nella gestione non nettamente superiore ad Access e la creazioni di Interfacce imparando le basi di PHP erano oltre ogni limite raggiunto dal metodo precedente. Io uso l'OpenSource perchè è un'alternativa più potente. Attualmente ho realizzato un PGT solo con software OpenSource e devo dire che ne è valsa la pena. Conclusione: i costi del software e della formazione, li ho spesi tutti, se non anche di più, per specializzarmi (soprattutto sui forum) sui software open source, ma a spesso mi rendo conto che la formazione di base del personale degli Uffici Comunali, non da spazio a questi cambiamenti. Invito alla formazione generale, prima di soluzioni drastiche.

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  5. Mi spiace PJ Hooker ma il tuo discorso non sta in piedi: il tuo percorso formativo (da Excel a PHP+MySql, passando per Access e VBA) è sicuramente indicativo di una crescita professionale e di competenze ma non ha nulla a che vedere con open source vs. software proprietario. Stai dicendo che con un database relazionale (associato ad un linguaggio di programmazione) puoi "fare più cose" che con un foglio di calcolo!
    Non puoi confrontare mele e pere; il confronto dovrebbe essere (giusto per stare in casa Microsoft) tra Excel e Calc (il foglio elettronico di OpenOffice/LibreOffice), PowerPoint e Impress, MySql e SQL Server, ecc.

    Spiacente ma in termini assoluti (paragonando esclusivamente i prodotti - quindi escludendo costi di licenza, formazione, supporto, requisiti hardware, ecc.) dal confronto il mondo Open Source ne esce male...

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  6. Stai dicendo che con un database relazionale (associato ad un linguaggio di programmazione) puoi "fare più cose" che con un foglio di calcolo! ... appositamente mischio mele con pere: gli uffici tecnici, non solo quelli amministrativi, usano software piuttosto che altri Fogli di calcolo al posto di database relazionali; CAD al posto di GIS... è proprio questo il punto. cambiare software non è la soluzione, bisogna spronare la logica personale/professionale.

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  7. La scelta di installare un sistema operativo Linux sui computer del Comune di Rescaldina è una scelta ponderata che tiene conto di una pluralità di fattori:

    - l'utilizzo: libreoffice risponde in pieno alle esigenze dei nostri uffici, per lo meno della maggior parte. In ogni ufficio esisterà comunque una macchina con Windows e Office per garantire l'interoperabilità con altre amministrazioni (files con macro...). L'utilizzo di Libreoffice, tra l'altro, è più simile a office 2003 di quanto lo siano Office 2007 o 2013. L'apprendimento del nuovo applicativo quindi è più semplice ed immediato.
    - la minore vulnerabilità ai Virus: vero che esistono anche virus per Linux ma il sistema operativo e le modalità di installazione dei programmi rendono molto più difficile il "contagio" soprattutto attraverso la rete e le chiavette USB
    - la minore richiesta in termini di prestazioni macchina: macchine che oggi non funzionerebbero con win 7 o 8 con Ubuntu, Mint o altre distro di Linux funzionano come quando avevano appena installato XP
    - maggiore sicurezza nell'installazione dei programmi. Con Linux non succede che l'utente medio trovi programmi sul web e li installi magari installando anche programmi indesiderati (toolbar, antivirus fasulli, malware). I programmi per Linux si trovano sul software center, sono sicuri, si installano in modo semplice.
    - la presenza, all'interno del comune, di personale qualificato e motivato per l'installazione e l'assistenza del software.

    Non ci sono quindi mosse azzardate ma un percorso progressivo, studiato, pianificato e monitorato.

    Michele Cattaneo

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