Ci risiamo: un istrione promette ogni sorta di benefici e la maggioranza degli italiani gli concede un consenso senza limiti riempiendo le piazze ad ogni suo comizio.
E’ già successo “IERLALTRO”, negli anni venti, ai tempi di quel Mussolini che, come tutti sanno, promulgò le leggi razziali e portò l’Italia ad una vergognosa sconfitta nella seconda guerra mondiale.
Non contenti, molti che hanno studiato più dei loro padri, snobbando però la storia d’Italia, ci sono ricaduti “IERI”; non in piazza, ma sdraiati sul divano davanti alla TV.
Erano gli anni novanta è un venditore di pubblicità (o fumo, che dir si voglia), proprietario di non so quante reti televisive, incasinato con i signori Marcello Dell’Utri, Vittorio Mangano, Walter Lavitola, Lelle Mora, le olgettine, il conflitto d’interessi e non so cos’altro ancora, disse che doveva scendere in campo per difendere i propri interessi e lo fece; ridicolizzandoci davanti al mondo intero.
Sistemò le proprie finanze, lasciando inalterati i problemi del paese, e ancora oggi, dopo quasi vent’anni, fatichiamo a liberarcene.
Ma non è finita: dopo il guerrafondaio e l’industriale pigliatutto, “OGGI”, non poteva mancare il comico istrione arricchitosi con spettacoli teatrali durante i quali si è specializzato ad elencare in maniera esasperata tutti i mali che affliggono l’Italia.
Un compito, di questi tempi, estremamente facile: è come sparare sulla croce rossa.
Ha fatto presa su quella parte debole del paese che oggi è rappresentata dai giovani. Ho incontrato quei giovani ai seggi mentre si recavano a votare o quando, in qualità di scrutatori o presidenti di seggio, aiutavano gli elettori ad esercitare un loro diritto.
Ho molta fiducia in quei ragazzi; sono volonterosi, intelligenti, li stimo e spero tanto che non si lascino trascinare in un’avventura sconsiderata seguendo il dittatorello di turno.
Una ragazza che ha votato M5S (Viola Tesi) da qualche giorno ci chiede di firmare una petizione da inviare a Beppe Grillo per convincerlo a collaborare con il PD: ossia il partito che, dopo il voto, ha ottenuto la maggioranza dei seggi alla camera ed al senato. Seggi peraltro insufficienti a garantire la governabilità del paese.
Naturalmente le risposte del signor (???) Beppe Grillo a Viola Tesi, o al segretario del PD Pierluigi Bersani che ha considearto una possibile collaborazione per riformare l’Italia sono, come sempre, irrisorie quando non sono minacciose.
Vorrei ricordare a chi legge che il PD non appartiene a Bersani; non appartiene neppure ad un “padrone” e, men che meno, ad un comico istrione: il PD appartiene al popolo di centrosinistra che ha partecipato alle primarie per scegliere da chi farsi rappresentare.
Il PD vuole la riforma elettorale; vuole la legge sul conflitto d’interessi; vuole un’Europa più forte; vuole leggi anticorruzione più incisive; vuole un fisco più equo; vuole una scuola più efficiente; vuole aiutare le persone più deboli; vuole un’economia in ripresa per creare nuovi posti di lavoro; vuole tante altre cose che non è possibile elencare in poche righe e, soprattutto, vuole dare stabilità al governo del paese per non ricacciarlo sul baratro sul quale si è più volte affacciato.
Vorrei dire ai ragazzi che hanno votato, con successo, M5S che l’effetto dirompente del signor Grillo è finito e che è giunta l’ora di ragionare seriamente con chi potrebbe tradurre le loro proposte in altrettante riforme utili allo stato.
In alternativa si profila il temuto colpo di grazia che coinvolgerebbe tutti, giovani e vecchi.
Gastone Campanati Marzo 2013