Dopo
due anni esatti l'argomento "legalità e trasparenza" torna in
Consiglio Comunale e ci torna per una precisa volontà del Sindaco e
della maggioranza che già in campagna elettorale avevano
sottoscritto pubblicamente in piazza l'adesione alla Carta di Pisa,
il codice etico promosso per la prevenzione della corruzione e delle
infiltrazioni nella pubblica amministrazione.
Se
si può dare per scontato il voto favorevole alla delibera
“trasparenza a costo zero” di “Noi x” e del Movimento 5
stelle che più di una volta hanno manifestato di aderire ai principi
di legalità e trasparenza contenuti nella delibera, molto meno
scontata è l'adesione di Magistrali che già nel 2012
aveva bocciato l'adozione della Carta di Pisa trincerandosi dietro
un “a noi non serve una Carta per essere onesti” proprio mentre
però imponevano, come previsto dalla legge, un codice etico a tutti
i dipendenti comunali.
Già
in commissione consiliare Magistrali ha avanzato dubbi sulla
necessità della trasparenza di redditi e patrimonio dei consiglieri
dicendo di non volere soddisfare la curiosità dei cittadini.
La
maggioranza invece procede decisa con la sicurezza di chi non ha
niente da nascondere, con la tranquillità di chi si sottopone
volentieri alla lente di ingrandimento dei cittadini che devono avere
tutto il diritto e le possibilità di controllare chi hanno scelto
per amministrare la cosa pubblica.
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