La discussione di un bilancio durante un Consiglio
Comunale risveglia sempre un grande interesse di pubblico anche se
non è facile, e non strettamente necessario, memorizzare le
centinaia di numeri di entrate, uscite e percentuali di cui si
discute.
“La matematica non è filosofia” si dice spesso, “i
numeri in un bilancio si sommano o si sottraggono e il risultato
finale deve sempre corrispondere a zero.”
Proprio perché i numeri non si discutono forse è il
caso di fare altre considerazioni. Molti del pubblico, per esempio,
si sono meravigliati di assistere a Luglio 2014 all'approvazione del
bilancio previsionale dell'anno in corso. Viene spontaneo pensare che
i vecchi amministratori non osassero prendere decisioni importanti
poco tempo prima delle elezioni di Maggio. Le hanno perdute quelle
elezioni e l'attuale gruppo di maggioranza “VR” (Vivere
Rescaldina) si è messo volentieri al lavoro per realizzare il
proprio programma elettorale che prevede un'organizzazione più
efficiente della macchina comunale, un controllo capillare delle
spese correnti e una maggiore attenzione per le famiglie e per i più
deboli.
A soli due mesi dalle elezioni e con cinque mesi a
disposizione per arrivare a fine anno, non si poteva stravolgere quanto fatto dalle scorse amministrazioni ma, come si può rilevare
dall'articolo precedente postato nel blog (“Un bilancio equo attento ai più deboli e alle famiglie”) già molto è stato fatto.
Come segnale di partenza, per esempio, sono state subito abbassate le
indennità di carica del sindaco e degli assessori.
C'erano vecchie bollette Enel da pagare (181 000 euro,
compresi interessi di mora) e debiti pregressi dell'Azienda
Multiservizi ma ciò non ha impedito agli ex sindaco e vicesindaco di
lamentarsi per i tagli, a parer loro insufficienti, effettuati dalla
nuova maggioranza e per le tasse che in Italia continuano a crescere.
C'è da chiedersi come abbiano lavorato loro in questi
ultimi anni.
Nell'opposizione c'è stato chi si è lamentato per la
nuova tassa sui rifiuti (TARI) che a suo parere non garantisce un
adeguato risparmio ai nuclei familiari più piccoli (cosa non vera per i nuclei di una o due
persone). Non è ancora possibile consultare le tabelle che tengono
conto delle superfici delle abitazioni e del numero dei componenti
familiari ma è auspicabile che quelli che hanno due o tre figli da
mantenere godano di qualche privilegio in più.
Altra scelta importante inserita in questo bilancio è
quella di non aumentare l'aliquota IMU (che rimane dello 0,895%.) alle seconde case utilizzate a titolo
gratuito dai parenti di primo grado. Lo stesso discorso varrà anche per i
piccoli negozi di vicinato.
La nota dolente del bilancio riguarda la tassa sui
servizi indivisibili (TASI) imposta dal governo nazionale. Compensa i
mancati trasferimenti di risorse dallo stato e, in pratica,
sostituisce la tassa sulla prima casa più volte eliminata per
opportunismi elettorali dell'ex cavaliere. L'attuale bilancio
l'applicherà tenendo conto dei redditi personali e delle rendite
catastali per non appesantire gli oneri dei meno abbienti. Chi ha un
reddito inferiore a 20 000 euro annui e una rendita catastale
inferiore a 400 euro non pagherà questa tassa.
In questo Consiglio Comunale è stato approvato un
emendamento dell'opposizione con il quale si chiedeva di non mettere
in vendita due terreni del comune per non rischiare che su quel
medesimo terreno avvenisse l'ennesima colata di cemento.
I proventi incerti di quella vendita, non più previsti,
hanno costretto a tagliare altre previsioni di spesa.
Al termine delle due serate resesi necessarie per
discutere tutti i punti all'ordine del giorno; tra chi si lamentava
per le tasse, chi per singole voci di bilancio che sono aumentate e
chi vota contro a prescindere, il bilancio 2014 è stato approvato
con il voto favorevole della maggioranza e quello contrario delle
opposizioni.
Gastone Campanati
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