Rescaldina,
17 luglio 2014
La
Giunta guidata da Michele Cattaneo si appresta a sottoporre il
Bilancio di previsione 2014 al Consiglio comunale di Rescaldina. Un
bilancio che è frutto della pesante eredità lasciata dalla
precedente Amministrazione Magistrali ma che si caratterizza,
coerentemente con le linee guida del programma elettorale di Vivere
Rescaldina, per l'attenzione al sociale, alle famiglie e per la
riduzione degli sprechi e delle inefficienze nella macchina comunale.
Riassumiamo
qui il percorso e le considerazioni che hanno portato alla stesura
del bilancio posto all'ordine del giorno del Consiglio comunale del
prossimo 30 luglio.
LE
CARTE IN TAVOLA
Dopo
aver analizzato il bilancio 2013 e tutto quanto impostato
dall'Amministrazione precedente fino a maggio, considerando i
trasferimenti dallo Stato e le entrate consolidate come le tariffe
per i servizi (palestre, nidi, servizi alla persona), alla Giunta
Cattaneo rimaneva da stabilire come coprire la "pesante"
cifra di 4.674.000
euro. Una montagna
da scalare di cui una parte importante era costituita da spese "una
tantum", spese che l'Amministrazione Magistrali non ha
affrontato nel 2013 e che pesano sul bilancio 2014. Tra queste spese
figurano per esempio bollette ENEL per 181.000 euro, rateizzate dagli
anni precedenti e oggi a carico del bilancio 2014, e 110.000 euro di
spesa sociale 2013
dell'Azienda Multiservizi.
In
particolare si è rilevato nelle politiche dei predecessori una
scarsa attenzione
alla gestione delle entrate e al risparmio nelle spese correnti.
Valga come esempio quanto successo all'Azienda Speciale Multiservizi,
che si è vista recapitare ingiunzioni di pagamento per fatture non
pagate per un importo pari a 680.312 euro.
LE
MOSSE
La
prima mossa della nuova Giunta è stata operare con gli uffici
comunali una riduzione
della spesa per
379.000 euro, tagli
non facili, soprattutto dato il poco tempo a disposizione, e che
rappresentano solo l’inizio dell’attenta spending
review prevista nei
prossimi anni per aumentare ancora i risparmi dei diversi uffici
comunali.
Si
è poi lavorato sulla TASI, la tassa con cui lo Stato rimpiazza la
vecchia IMU sulla prima casa. La scelta è stata quella di non
chiedere ai cittadini, come gettito totale, niente di più di quanto
chiesto nel 2012, ovvero 645.000 euro, che
vanno a rimpiazzare i soldi che lo Stato non trasferirà più ai
Comuni. Sempre in merito alla TASI, si è deciso di adottare una
progressività che
lega la quota dovuta sia alla rendita catastale sia al reddito in
modo da non aumentare il carico fiscale alle fasce più deboli.
Abbiamo
poi deciso di lavorare
di più rispetto al
passato sugli
accertamenti delle
passate TARSU, ICI e IMU. Da questi maggiori accertamenti si prevede
di ricavare almeno 90.000 euro aggiuntivi rispetto al 2013.
Rimanevano
a questo punto ancora da coprire 3.560.000 euro, in parte già
coperti dalla raccolta IMU incassata nel 2013, che ammonta a
2.810.000 euro, prevedendo di coprire le "una tantum" già
citate con 291.000 euro provenienti dagli oneri di urbanizzazione e
di usarne altri 209.000 (poco più del 28%, la percentuale di oneri
più bassa utilizzata negli ultimi anni) per la copertura delle
spese.
Gli
ultimi 250.000 euro da recuperare potevano a questo punto derivare
solo (come già anticipato da Casati Ambrogio nella seduta del
Consiglio comunale di approvazione del bilancio consuntivo 2013) da
un aggiustamento delle aliquote IMU sulla seconda casa, che aumentano
al 10,6/1000 tranne
che nel caso degli usi gratuiti e dei negozi di prossimità.
I
RISULTATI
Attenzione
ai deboli, alle famiglie e ai commercianti di vicinato
Le
detrazioni sulla TASI ci permettono di non
colpire con la tassazione le fasce sociali più deboli:
i redditi inferiori ai 20.000 euro lordi annui, infatti, non
pagheranno la TASI con una rendita catastale inferiore ai 400 euro.
Nessun
aumento IMU per le case in uso gratuito ai parenti di primo grado e
ai negozi di vicinato
Abbiamo così voluto sottolineare la nostra attenzione alle famiglie,
soprattutto quelle giovani, e la nostra ferma volontà di aiutare i
commercianti, indispensabili al tessuto sociale della nostra
comunità.
IL
FUTURO
"Il
bilancio che presentiamo è in gran parte frutto delle politiche
attuate negli ultimi 15 anni, abbiamo dovuto quindi mettere in atto,
con un lavoro certosino, una
politica di 'riduzione del danno' da
attuare in tempi brevissimi (un mese e mezzo)" spiega il sindaco
Cattaneo. "Nel bilancio 2015 si vedranno molto di più i tagli
delle inefficienze e degli sprechi, una maggiore equità nella
tassazione e una ulteriore attenzione al sociale, che comunque anche
quest'anno rimane uno dei punti centrali del nostro bilancio."
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