Anche questo secondo convegno non ha tradito le aspettative del
pubblico: gli argomenti erano di estremo interesse ed i relatori, anche
attingendo da proprie esperienze personali, sono riusciti a destare la
massima attenzione nell'uditorio.
Ha aperto la serata l'assessore alle
"Attività Educative" del comune di Legnano, Umberto Silvestri. Ha
raccontato di un periodo particolare in cui i giovani legnanesi
sembravano improvvisamente interessarsi alla vita politica della loro
città. Si stancarono in fretta di quell'esperienza obbligando i meno
giovani a chiedersi cosa non avesse funzionato. "Noi volevamo parlare
con loro, ma non abbiamo saputo ascoltarli" ha ammesso l'assessore
Silvestri. Ha anche detto che le cose stanno cambiando e che i giovani
si stanno riprendendo quel futuro che i loro genitori, talvolta
iperprotettivi, non hanno saputo consegnargli in condizioni migliori.
Il
secondo intervento, ad opera della presidentessa della "Consulta
Sociale" Eunice Gordon, ha creato qualche commozione tra il pubblico. La
signora Gordon ha voluto ricordarci quanta importanza rivesta lo sport
nel tessuto sociale. Ha raccontato la propria esperienza personale,
mamma di un ragazzo affetto da sindrome di Down, e di quanto beneficio
abbia tratto il figlio inserito in un gruppo sportivo che pratica lo "Ju
Jitsu". Uno sport che consente di socializzare e di mettersi alla prova
senza eccessivi agonismi. Complimenti signora Gordon!
Il terzo
relatore, Roberto Proietto, dirige il liceo "Beccaria" di Milano e il
suo intervento ha seminato tra i presenti non poche preoccupazioni. "La
nostra è una scuola che non si rinnova" ha detto il dottor Proietto,
"anziché avvicinare le classi sociali, come prescritto dalla
costituzione, è diventata una scuola molto selettiva, con molti bocciati
e, considerati i livelli di disoccupazione giovanile, si sta
trasformando in un enorme parcheggio per giovani che non sapremmo come
impiegare diversamente. Si chiede molto alla scuola ma non si fa niente
per migliorarla.
L' "OCSE" (Organizzazione per la ricerca e lo
sviluppo)dopo aver valutato l'apprendimento di materie essenziali quali
la lingua madre, la matematica e le scienze, pone l'Italia ben al di
sotto di un livello medio d'apprendimento. La Germania, situata ben più
su dell'Italia in quella graduatoria, ha discusso abbondantemente la
situazione quando ha subito un declassamento di poco conto; da noi, non
se ne parla."Ha ragione dottor Proietto: una nazione manifatturiera,
senza materie prime, dovrebbe investire molto di più nel capitale umano e
chi è chiamato a governarci dovrà tenerne conto.Gastone Campanati
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