IL SUOLO: UN BENE
IRRINUNCIABILE
Era molto atteso questo
quarto convegno organizzato da “Vivere Rescaldina”.
Gli argomenti previsti,
ambiente, territorio e rifiuti non possono più essere liquidati
dalla nostra politica con scaltre espressioni demagogiche, fine a se
stesse, che non intervengono con leggi adeguate allo scopo, per
proteggere un suolo ormai martoriato da continue devastazioni.
Due esperti relatori,
nell’incontro di ieri, ci hanno presentato un quadro poco
edificante della situazione attuale ma che lascia ben sperare per il
futuro; questi i relatori:
- Francesco Prina, già consigliere della regione Lombardia.
- Fabio Pizzul, capolista PD del consiglio regionale della Lombardia.
Il dato più importante emerso da
quest’incontro è che la regione Lombardia, con la nuova legge
regionale n. 12/2005, introduce tra i suoi obiettivi generali anche
quello della difesa del suolo.
In Lombardia non c’è
crescita demografica ma si consuma circa il doppio del territorio
rispetto al resto dell’Italia. La legge 12/2005 ha il pregio di
aver stabilito, per la prima volta in regione, che il suolo è un
bene comune irrinunciabile e che come tale va difeso e conservato nel
tempo.
Il suolo è un bene
primario come l’aria e l’acqua ma, al contrario di questi due
elementi, non può essere rigenerato nel breve periodo perché una
rigenerazione geologica richiede migliaia d’anni.
Un suolo naturale, come
sappiamo, ci fornisce il cibo attraverso coltivazioni e allevamenti,
evita alluvioni, filtra l’acqua piovana e ci consente di vivere
meglio passeggiando in gradevoli spazi aperti e non solo all’interno
di enormi città mercato.
Con la legge 12/2005,
il vecchio PRG (piano regolatore generale) è stato sostituito dal
PGT (piano di governo del territorio) affinché si comprenda che non
è più sufficiente stabilire dove e come edificare stabili
all’interno di una città in quanto, oggi, si è reso
indispensabile proteggere il territorio da colate di cemento inutili,
invasive e pericolose per la vita stessa dell’uomo.
Questa legge non
risolve, da sola, i problemi creati dai comuni meno virtuosi, ma può
considerarsi un buon inizio per altre leggi che consentano alla
regione di intervenire direttamente quando le regole di tutela del
territorio non sono localmente rispettate.
Esistono comuni che
consumano suolo senza porsi alcun limite; solo per incamerare oneri
di urbanizzazione buoni a coprire le spese correnti e inutili a
migliorare, come dovrebbe essere, la qualità della vita dei
cittadini.
Non si poteva, a questo
punto, non parlare dell’accordo di programma inerente al progetto
“IKEA”, Il consigliere Pizzul non ha potuto dirci niente di più
di quanto già non si conosca; ci ha però assicurato che il PD
regionale metterà in atto ogni sua risorsa per evitare l’ennesima
devastazione di suolo agricolo. Per ottenere dei buoni risultati
possiamo, forse, contare sull’appoggio dei consiglieri regionali
M5S; resta da comprendere come si comporteranno i “Lega Nord”.
Tra i non rescaldinesi
presenti alla serata, ha destato gran meraviglia il fatto che la
nostra amministrazione abbia stipulato un accordo di programma, senza
informare prima le opposizioni e la cittadinanza di quanto sta
avvenendo.
Si sarebbe dovuto
affrontare anche l’argomento “rifiuti” ma la mancanza di tempo
e l’assenza giustificata, in videoconferenza, di uno dei
coordinatori dell’associazione “Comuni Virtuosi” (Marco
Boschini), hanno impedito ai presenti di parlarne.
Vivere Rescaldina si
riserva di farlo in un’altra occasione.
Gastone Campanati -
giugno 2013
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