Era questo il titolo della terza serata del percorso proposto da Vivere Rescaldina che è andata in scena lo scorso giovedì.
La serata aveva un programma impegnativo: servizi alla persona, sanità e famiglia.
Relatori
della serata: dott. Gasparri Massimo (dirigente nell’azienda
ospedaliera di Legnano); dott. Casati Maurizio (medicina generale nel
comune di Rescaldina); Fedeli Alberto (presidente dell’associazione
“Una casa per Pollicino” di S. Vittore Olona); Colombo Gian Piero
(assessore ai servizi sociali di Legnano).
I due
medici, in base alle proprie esperienze di lavoro, ci hanno descritto
pregi e difetti degli ambienti nei quali operano da molto tempo,
ossia: l’ospedale e il centro medico di Via Tintoretto. A fronte di
un’assistenza sanitaria ai massimi livelli, garantita a chiunque ne
abbia bisogno, abbiamo appurato che esistono ostacoli burocratici non
indifferenti per chi, non autosufficiente, quando è dimesso
dall’azienda ospedaliera, necessita di assistenza e attrezzature
presso il proprio domicilio. Qualcuno tra i presenti ha pure
raccontato le difficoltà, incontrate personalmente, quando si è
rivolto all’assistenza sociale del Comune, per avere informazioni a
riguardo di specifiche necessità.
Abbiamo
scoperto che non tutto funziona come dovrebbe.
Un altro
problema, e questo non è un mistero, è la mancanza di risorse
pubbliche per continuare ad assistere nel migliore dei modi una
comunità sempre più vecchia e, quindi, sempre più disagiata.
I
pazienti, è naturale, auspicano che eliminando gli scandali e le
tangenti di cui tanto si parla, e migliorando un’organizzazione
talvolta carente, si riesca a contenere le spese di gestione
dell’assistenza sanitaria senza incrementare i ticket a loro
carico.
L’argomento
del terzo relatore, Alberto Fedeli, ha lasciato perplessi, tutti i
presenti. Ha descritto una comunità di famiglie che credevamo
scomparsa: quella dei vecchi cortili in cui siamo cresciuti.
Una
comunità nella quale si collabora nella cura dei figli e degli
anziani; nell’effettuare acquisti di grosse quantità di cibo,
consultare artigiani e professionisti, usare mezzi di trasporto, e
tante cose ancora che consentono di economizzare e intervenire a
favore di chi ha più bisogno.
“La
famiglia è una risorsa” è lo slogan dell’avvocato Fedeli.
Quello
da lui descritto, sembra un mondo irreale; molto lontano dalla realtà
attuale. Sappiamo però che le necessità rendono virtuosi e che non
bisogna mettere limiti al buon senso e all’umana generosità.
Nell’ultimo
intervento, l’assessore ai servizi sociali di Legnano, Gian Piero
Colombo, ha ricordato all’uditorio quanto sia utile e importante la
collaborazione tra varie associazioni, e l’amministrazione comunale
al fine di raggiungere gli obiettivi programmati. Ai comuni, come ad
ogni altra struttura pubblica, mancano risorse e l’apporto dei
volontari, a questo punto, è determinante.
Il loro
apporto deve essere, però, organizzato razionalmente dal Comune per
essere più efficace e per non sovrapporsi all’intervento di altri.
In
conclusione, anche questa serata, come le precedenti, si è rivelata
utile e partecipata a dimostrazione che l’impegno e la generosità
dei giovani del centrosinistra di Rescaldina, non sono stati per
niente scalfiti dalle vicissitudini e dalle delusioni sofferte a
livello nazionale.
Gastone
Campanati