La
Farmacia comunale era stata trasformata in Azienda multiservizi nel
2004 alla scopo di trasferirle alcuni servizi in carico al Comune per
ottenere un miglioramento degli stessi sia dal punto di vista dei
costi che della funzionalità ed anche per poter utilizzare gli utili
della farmacia (circa 180.000 Euro/anno) per sostenere vari servizi
sociali.
Di
fatto sono stati trasferiti all’Azienda tre servizi: i trasporti
socio/assistenziali, la gestione degli impianti sportivi di via
Melzi e via Roma e la refezione scolastica. Il primo con risultati
positivi mentre gli altri due, trasferiti per mere ragioni contabili,
con conseguenze assolutamente negative. La Giunta Magistrali nel 2010
ha riportato nell’ambito comunale la gestione dei due impianti
sportivi ma non ha voluto saperne di riportare nell’ambito comunale
la refezione scolastica. Ciò ha determinato, unitamente ad altre
scelte sbagliate, oltre che una pessima gestione della refezione
scolastica, un disastro economico certificato nell’ultimo conto
consuntivo (2013) dell’Azienda.
Al
momento dell’insediamento della Giunta Casati - Magistrali nel 2009, nelle
casse dell’Azienda c’erano circa 300.000 Euro. Il bilancio 2013
ha certificato che ora le casse sono vuote e ci sono solo debiti.
Questo
perché la Giunta (l'assessore Casati Ambrogio ha la delega alla Multiservizi) ha utilizzato, due anni fa, 150.000 Euro
per pareggiare il buco di bilancio comunale e, l’anno dopo, ha
imposto all’Azienda di acquistare i locali, di proprietà comunale,
in cui si trova la farmacia per il prezzo esorbitante di 170.000 Euro
anche se nel frattempo per la farmacia era stata prevista una nuova
sede sempre di proprietà comunale.
Ma
la nuova sede, per la quale l’Azienda paga comunque 36.000
Euro/anno di affitto, è vuota perché l’Azienda non ha i soldi per
comperare gli arredi necessari per il trasferimento.
Per
quanto concerne la refezione, la cattiva gestione ha determinato nel
2013 insoluti (pasti non pagati) per ben 160.000 Euro ben
difficilmente recuperabili se non in minima parte. In aggiunta ci
sono stati altri mancati pagamenti dei pasti da parte degli utenti
per la modifica del sistema di gestione per altri 78.000 Euro con la
conseguente impossibilità di pagare la ditta fornitrice dei pasti.
Il
bilancio consuntivo 2013 indica un debito da pagare alla ditta
fornitrice di circa 810.000 Euro a fronte di un credito da riscuotere
per i pasti di circa 488.000 Euro con uno sbilancio quindi di 322.000
Euro.
In
conclusione il bilancio consuntivo 2013 certifica casse vuote e
debito elevatissimo.
Qualunque
azienda privata in queste condizioni sarebbe da considerare fallita.
Complimenti
alla Giunta Casati - Magistrali!!
CLAUDIO TURCONI